Nasce la Coalizione per la prevenzione del rischio idrogeologico: dopo gli eventi devastanti di Genova prima e della Maremma poi, un folto gruppo di associazioni,consigli nazionali degli ordini professionali, enti locali, tecnici, ricercatori e associazioni di imprenditori uniscono le forze per intraprendere un percorso comune verso la prevenzione del rischio idrogeologico.
Si tratta di un organismo straordinario all’interno del quale convergono molti soggetti che possono portare competenza in tema di difesa del suolo e delle acque, con ruoli differenti ma con l’obiettivo comune di promuovere al più presto azioni efficaci di mitigazione del rischio idrogeologico in Italia.
Così la nota che accompagna la costituzione della Coalizione:
“L’obiettivo principale della Coalizione è quello di riportare tra le priorità politiche del nostro Paese una strategia generale di governo del territorio e delle acque e un’efficace politica di adattamento ai cambiamenti climatici per la mitigazione del rischio da frane e alluvioni, facendo rientrare le misure e gli interventi da mettere in atto nella logica multidisciplinare e sistemica della pianificazione di bacino, coerentemente con quanto previsto dalle direttive europee (acque (2000/60/Ce), alluvioni (2007/60/Ce) e habitat), definendo altresì gli strumenti inequivocabili per la loro puntuale e conforme attuazione.”
La coalizione esprime un giudizio negativo sugli ultimi provvedimenti presi a livello governativo, soprattutto lo “Sblocca Italia”, accusato di andare in una direzione contraria alle politiche di difesa del suolo poiché esautora le comunità locali e altri soggetti da una partecipazione attiva rispetto ad opere che riguardano il proprio territorio o quello da esse amministrato.
“Chiediamo quindi quanto prima”, afferma la Coalizione, “un incontro con il Governo, in particolare con il ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Gianluca Galletti e il responsabile dell’unità di missione Italia Sicura Erasmo D’Angelis per presentare le proposte contenute nel documento “Prevenzione e mitigazione del rischio, le priorità per il governo del Paese”, elaborate attraverso il confronto e la partecipazione di tutti i soggetti interessati.”
Insieme all’incontro con il Governo, la Coalizione avanza alcune anche proposte concrete:
– definire con maggiore chiarezza il ruolo delle Autorità di bacino distrettuali, avviando urgentemente la loro costituzione, dotandole di adeguate risorse umane e finanziarie;
– uscire dalla logica dei Commissari straordinari per garantire il coinvolgimento e la partecipazione dei territori per la costruzione di una concreta politica di mitigazione;
– approvare rapidamente la legge sul consumo di suolo e una sua regolamentazione al fine di favorire la cultura della riqualificazione e dei servizi ecosistemici nel rapporto aree urbane e aree rurali;
– contare su risorse adeguate e spendibili in tempi certi con un sistema di regole chiare e trasparenti e un’attenta valutazione sull’efficacia ambientale degli interventi.
Questi i soggetti coinvolti: Legambiente, Coldiretti, Anci, Consiglio nazionale dei geologi,Consiglio nazionale degli architetti, Consiglio nazionale dei dottori agronomi e forestali, Consiglio nazionale degli ingegneri, Consiglio nazionale dei geometri, Inu, Ance, WWF, Touring Club Italiano, Slow Food Italia, Cirf, Aipin, Sigea, Tavolo nazionale dei contratti di fiume Ag21 Italy, Federparchi, Gruppo183, Arcicaccia, Alta Scuola, FAI, Italia, Nostra, CTS, Società italiana dei territorialisti, Lipu, Cai, Aiab, Federazione nazionale Pro Natura, Rete dei Comitati per la Difesa del Territorio.