Le societa’ di ingegneria soddisfatte per il ddl anticorruzione

Le societa’ di ingegneria soddisfatte per il ddl anticorruzione

Dall'Oice, l’Associazione delle società di ingegneria e di architettura aderente a Confindustria, arriva il plauso del disegno di legge anticorruzione approvato dal parte del Senato, in particolare per quanto riguarda l’affidamento all’Anac di importanti compiti di vigilanza e controllo su tutti i settori cosiddetti "esclusi” o “speciali” (acqua, energia e trasporti).
"Da tempo l’Oice chiedeva in generale che l’operato di questi soggetti fosse oggetto di una maggiore trasparenza", commenta l'ing. Patrizia Lotti, presidente Oice. "Che il legislatore abbia deciso, sia pure con finalità diverse, di accendere un faro anche sull’attività di queste società, spesso partecipate dal settore pubblico, lo riteniamo comunque positivo sotto il profilo della trasparenza dei procedimenti di affidamento dei contratti e delle dinamiche di mercato.”
Per l’Oice l’intervento normativo assume un particolare rilievo anche per il volume di spesa che le società operanti in questi ambiti gestiscono; si tratta (dati Avcp 2013) di 22,7 miliardi di euro di contratti (circa il 25% del mercato pubblico) per un valore medio di affidamento di poco più di 1 milione di euro, contro i 700.000 euro dei settori ordinari.
“Siamo di fronte ad un’importante scelta del legislatore", conclude Lotti, "perché riguarda l’operato di committenti che, sia pure legittimati dalle direttive europee e dal nostro codice ad applicare soltanto alcune regole e principi generali in fase di aggiudicazione dei contratti, comunque gestiscono importanti volumi di spesa sulla base di rapporti di diritto privato che sfuggono alle regole ordinarie che tutte le altre stazioni appaltanti applicano.”

 

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